In questa puntata
Oggi vorrei parlarvi di un aspetto importante del nuovo mercato del lavoro: dell’importanza di creare un ambiente di lavoro accogliente ed inclusivo per le persone transgender e dell’ambiente LGBTQ+.
Ne ho parlato con Laura Caruso, consulente direzionale e socia Fondatrice di Acet, Associazione per la cultura e l’etica transgenere. Laura ci racconta non solo della sua personale esperienza di donna transgender ma soprattutto di come le aziende possono supportare l’inserimento di persone non binarie creando un clima di accoglienza e supporto.
Abbiamo appreso che il percorso di transizione richiede tempo e che, a causa della carenze strutturali, le persone transgender possono avere documenti non conformi al loro genere di elezione. Le grandi aziende hanno policy che aiutano le persone transgender, ma la maggior parte delle PMI sono meno informate e si possono creare situazioni di marginalizzazione e mobbing.
Inoltre, Laura ci ha spiegato che il genere si riferisce al ruolo che si ha nella società e non è legato al sesso biologico. Essere donna non significa aderire a tutti i ruoli tradizionali attribuiti al genere femminile. La discriminante nella questione di affermazione di genere è costituita dal contesto professionale-lavorativo.
Questa diversità porta tanti aspetti positivi in azienda, come una maggiore produttività e un’elevata attrattività dell’azienda (vd. anche episodio 37) purché:
- Ci sia informazione sulle logiche del cambiamento di genere
- Si supporti a tutti i livelli ma soprattutto a livello della direzione e risorse umane, questo cambiamento
- Si tenga sempre presente che le persone transgender hanno talenti da mettere a frutto
- Ogni azienda abbia come primo interesse quello di far star bene le persone
Vogliamo davvero rinunciare a questo patrimonio, soltanto perché non siamo ancora pronti a livello di piccole aziende?
“Il tema va affrontato già durante la fase di Recruiting, altrimenti è un po’ il classico “elefante nella stanza”, ci spiega Laura, e conclude affermando “In Italia, la comunità LGBTQ+ sono oltre 400.000 persone. Quanta ricchezza le PMI si perdono per l’ incapacità a maneggiare questi argomenti.“
Basta poco per far star bene le persone che lavorano al suo interno e accrescerebbe la voglia di fare comunità e anche la produttività. Che cosa possiamo fare noi Recruiter, chi si occupa di Risorse Umane in azienda, per aumentare l’eterogeneità dei nostri collaboratori?
Ne parliamo nel podcast.
Buona vision e buon ascolto!
Valerie Schena Ehrenberger
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